Termoconvettori: cosa li distingue da un comune radiatore
Nel riscaldare ambienti domestici e di lavoro in modo rapido ed efficace si consiglia di ricorrere a un buon termoconvettore. Ma in che consiste questo tipo di apparecchio e come funziona? L’utilizzo di questo apparecchio è molto semplice e non richiede particolari competenze, essendo di uso intuitivo e alla portata di tutti, sia nella variante elettrica, che a gas o ad acqua. L’unica cosa da considerare, se si sceglie di dotarsi di un modello ad acqua o a gas, è la spesa aggiuntiva richiesta per l’installazione, che non potrà essere fatta da soli ma richiederà l’intervento di manodopera specializzata per l’allaccio del termoconvettore all’impianto domestico di riscaldamento. In cosa differisce un termoconvettore da un comune radiatore?
Molto semplicemente, questo apparecchio altro non è che un ventilatore provvisto di una resistenza elettrica, per quanto in alcuni modelli di nuova generazione la resistenza è sostituita da piastre riscaldanti in ceramica che trattengono più a lungo il calore e riducono gli sprechi energetici. I più semplici da installare, nella forma freestanding o a parete, sono i termoconvettori elettrici, che si possono facilmente montare anche da soli, basta avere un po’ di manualità e i giusti attrezzi, nella fattispecie dei tasselli e un trapano. Anche se può variare il tipo di alimentazione, il funzionamento non cambia, essendo standardizzato per la maggior parte dei dispositivi, provvisti di un termostato di sicurezza, pulsante di start per l’avvio e due interruttori per la regolazione della potenza o, in alternativa, una manopola per impostare la gradazione sfruttando il potenziale di assorbimento compreso in genere fra i 1000 e i 2000 watt.
Nei modelli a metano o ad acqua si ha, solitamente, una manopola per regolare la potenza. I termoconvettori più recenti godono di un sistema più avanzato di controllo elettronico, essendo provvisti di monitor Lcd touchscreen, che ne agevola la lettura dati e l’impostazione. Ormai tutti i modelli, almeno quelli alimentati a gas o Gpl, si basano sul controllo elettronico dei dati dotandosi di meccanismi di rilevamento dell’anidride carbonica e di un tipo di accensione a ioni che risulta molto più sicura. I modelli elettronici, in particolare, includono nel kit d’acquisto il telecomando per le impostazioni e l’app da sfruttare per il controllo da remoto tramite i principali e più diffusi device digitali connessi con il termoconvettore. Per farvi una cultura sull’argomento vi consigliamo di leggere i contenuti del portale web a tema Sceltatermoconvettori.it.